DONNE - Come difendersi sul posto di LAVORO
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Cosa si intende per molestie e per ricatti sessuali in ambito lavorativo? C'è molestia quando colleghi, superiori o altre persone sul posto di lavoro tentano di toccare, accarezzare o baciare le Donne contro la loro volontà fino al tentativo di utilizzare il corpo della donna come merce di scambio, con la richiesta di rapporti sessuali in cambio di un posto di lavoro o di un avanzamento di carriera.
Quante sono le donne che hanno subito molestie sul lavoro?
Sono quasi un milione e mezzo le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.
I ricatti sessuali sul lavoro
Tantissimi sono anche i ricatti sessuali sul lavoro, cioè quelle violenze psicologiche che non si sono, poi, concretizzate in violenze fisiche. Le donne che nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella loro carriera sono più di un milione.
Reagire al trauma causato da una molestia sessuale, anche di entità apparentemente minore come un contatto fisico non desiderato o degli apprezzamenti non graditi, non è mai semplice. Tantomeno se la molestia si verifica sul luogo di lavoro ad opera dei colleghi o addirittura dei capi. La sorpresa e il timore spesso lasciano la vittima incapace di reagire, o a chiudersi in se stessa senza sapere a chi chiedere aiuto. In seguito vi daremo dei consigli su come reagire per arginare questo increscioso fenomeno. Condividi questo articolo con le tue amiche. Molte, forse, sono attualmente vittima di violenza e, per vergogna, non ne parlano e/o denunciano.
COME DIFENDERSI CONTRO LA VIOLENZA SUL LAVORO
Prima REGOLA: NON VERGOGNARSI. Non sei tu che subisci violenza a doverti vergognare, ma chi ti sta facendo violenza. Ricordalo. Tu sei una vittima.
DIRE QUALCOSA IN PUBBLICO
Supponiamo che il vostro capo, parlando con voi, vi sfiori casualmente il ginocchio. Di fronte a tutti, puoi dirgli ad alta voce: «Penso che lavoreremmo meglio se evitassi di toccarmi». Da quel giorno, non sarai più toccata. Un atteggiamento simile può spingere il molestatore all'angolo, inoltre sbertucciarlo pubblicamente può spingere altre eventuali vittime a comportarsi allo stesso modo.
DIRE QUALCOSA IN PRIVATO
Anche mandare un messaggio privato a un molestatore può essere utile. «Se lo rifai a me o a un'altra donna, chiamo la polizia». Di solito i molestatori sono dei codardi e quando trovano una Donna forte che sbatte loro in faccia la possibilità di venire rovinati... fanno marcia indietro.
MAI REAGIRE FISICAMENTE
Ti tocca in modo apparentemente giocoso? Attenta a non passare dalla parte del torto. MAI reagire fisicamente (schiaffo, pugno, ecc. ecc.). Piuttosto grida, ma evita di passare dalla parte del torto.
RIPORTARE AL CAPO
Riporta sempre tutto al capo. nella maggior parte dei casi l'impostore sarà licenziato. Personale in posizione di potere non può e deve tollerare le molestie sessuali.
L'UNIONE FA LA FORZA
È difficile muoversi in un ambiente lavorativo in cui non c'è un reparto risorse umane presso cui denunciare problematiche lavorative come le molestie sessuali. Soprattutto se il molestatore è uno dei capi, e se in passato chi ne ha denunciato gli atteggiamenti razzisti è stato cacciato. In casi come questi, è bene cercare di parlare con le proprie colleghe, che magari potrebbero aver subito comportamenti simili. Una denuncia di gruppo è sicuramente più efficace e rende le persone interessate meno ricattabili. Se per vie interne all'azienda non si riesce a ottenere nulla, non rimane altra strada che quella legale.
SE DENUNCIO E NON SUCCEDE NULLA?
Capita anche che l'azienda non prenda provvedimenti nei confronti di un molestatore, costringendo la vittima magari a lavorargli fianco a fianco per chissà quanto tempo ancora. Anche in questo caso, le alternative non sono molte. Trovare delle colleghe che abbiano subito molestie analoghe dalla stessa persona, o agire per vie legali.
E SE LA MOLESTIA È TROPPO LIEVE O AMBIGUA PER ESSERE DENUNCIATA?
Ci sono dei comportamenti spiacevoli che però sono difficili da provare o che non sono legalmente perseguibili. In quel caso solitamente può bastare affrontare il molestatore a viso aperto, spiegandogli quali sono i comportamenti che vi infastidiscono. Solitamente, a quel punto le molestie cessano. In caso contrario, dovete ufficialmente denunciare la cosa al vostro datore di lavoro.
AFFRONTA SEMPRE IL MOLESTATORE
Supponiamo che il vostro capo vi dica quanto siete belle e che quel commento vi dia fastidio. Ovviamente, essendo il vostro capo, non vi conviene limitare al minimo i contatti lavorativi con lui perché il vostro lavoro ne sarebbe penalizzato. La prova del nove è parlargli e spiegarli che cosa non vi va bene. Se recepisce le vostre parole e smette di comportarsi in un determinato modo, va bene così. Altrimenti, c'è sicuramente un problema più grave.
CERCA DI PROCURARTI TESTIMONI
Se qualcuno usa delle parole fuori contesto o dal carattere sessuale, la cosa migliore da fare è prenderlo da parte e dirgli di evitare di ripetersi, perché in caso contrario lo denunceremmo. Intervenire è sempre la soluzione; non solo fa desistere i molestatori da comportamenti inappropriati, ma fa anche sentire le vittime meno sole e più comprese.
E SE MI LICENZIANO DOPO CHE HO DENUNCIATO?
Se il licenziamento fa seguito effettivamente a una denuncia e le due cose sono strettamente correlate, allora è il caso di adire alle vie legali, rivolgendosi magari a un sindacato che potrà fornire assistenza legale.
LA TUA DIGNITA' VALE PIU' DI QUALSIASI LAVORO
Essere una lavoratrice non significa avere l'OBBLIGO DI ACCETTARE QUALSIASI MOLESTIA DA PARTE DEL CAPO. RICORDATI E RICORDA AI DATORI DI LAVORO CHE TU, PRIMA DI ESSERE UNA LAVORATRICE, SEI UN ESSERE UMANO. NON FAR CALPESTARE MAI I TUOI DIRITTI UMANI. Ogni DONNA LAVORA PER REALIZZARSI UMANAMENTE E/O PER GUADAGNARE I SOLDI CHE GLI CONSENTANO DI VIVERE DIGNITOSAMENTE. NON AVERE MAI VERGOGNA DI DIRLO E RIBADIRLO. SE VIENE CALPESTATA LA TUA DIGNITA' DI DONNA ALLORA MEGLIO NON LAVORARE E DENUNCIARE. UN ALTRO LAVORO PUOI SEMPRE TROVARLO. LA FERITE DELLE MOLESTIE E DELLE VIOLENZE, INVECE, SONO PER SEMPRE E TI ROVINERANNO PER SEMPRE LA VITA.
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